Ricordando Antonio

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Da quel caldo pomeriggio del mese di giugno sono passati 25 anni!
Ci hai lasciato un messaggio: "Vi ho fatto vedere come si fa, ora tocca a voi!"
Un rammarico ci perseguita: "Come sarebbe stato oggi se tu fossi stato qui...!".
Un "oggi" sicuramente migliore!
Ma noi continuiamo a mettercela tutta cercando di tenere il tuo passo veloce!
Il tuo ricordo vive in tutti noi, il tuo ricordo vive a Scala!
E vogliamo darne ancora più testimonianza rileggendo il pensiero di quanti, 25 anni fa, scrissero di te!
Questo piccolo sito raccoglie le Edizioni Speciali del giornalino locale da te fondato: "Verso il..." e altri contenuti che cercheremo di ampliare.

Spiegare agli altri, specialmente a chi non ti ha conosciuto, è ardua impresa.
Con queste poche righe si vuol riassumere il pensiero di chi ha lavorato a stretto contatto con te...

 
"Non sono mai stato portato per la scrittura…ed anche adesso mi sento imbarazzato a riassumere in poche righe cosa ci hai lasciato.
 
Una telefonata mentre ero a lavoro ed ecco fatto, non c’eri più!!!!
 
Niente può essere paragonato ai ricordi che hai voluto “condividere” con l’intera comunità Scalese fin dalla tua adolescenza e la tua mancanza, pur se ha raggiunto quota 25 anni, non offusca quanto ci hai lasciato.
 
Certo le nuove generazioni associano il tuo nome alla Struttura Sportiva che, con tanta abnegazione e passione, gestiamo come Associazione da te fortemente voluta per “l’occupazione al meglio del tempo libero”.
 
Onnipresente, qualunque attività sia essa prettamente “cattolica” o “laica” ruotava intorno a te, tutto ciò che ancora oggi ci permette di tenere insieme ragazzi e giovani ha la tua impronta, ma ci manca la tua presenza che, con la rassegnazione della fede, anche se presente spiritualmente, in tante situazioni sarebbe stata opportuna anche fisicamente.
 
Nei momenti più difficili per la nostra Associazione, ti cerco fisicamente ma non ti trovo e allora ascolto il mio cuore perché lì ti troverò sempre e, quindi, si va avanti perché così ci hai insegnato a fare.
 
Prima della tua “partenza” nessuno di noi aveva sperimentato cosa significasse essere lontani da qualcuno, e ancora oggi, chi ti ha conosciuto e  vissuto ti sente assente fisicamente.
 
La tua determinazione era il motore centrale di ogni cosa, le idee chiare, il sapere sempre come si doveva fare o dire una cosa poi, dopo i festeggiamenti del tuo 50°, appena il giorno dopo è finito tutto. Certo finito solo materialmente, ci restano le tue idee, il tuo modo di dire e di fare, il rispetto delle persone, dei ruoli e delle istituzioni, e allora, amico mio il tempo non lenisce il dolore ma quel senso di vuoto che portiamo dentro nessuno riuscirà mai a toglierlo."
il tuo amico Ugo

GRAZIE!
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